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PARCO

STORIA

A partire da oggetti litici ritrovati nell’area del Quarto, d’età paleolitica, le testimonianze della frequentazione umana di questo territorio risalgono a periodi remoti. Anche in riferimento al neolitico sono stati trovati reperti, come frammenti ceramici e strumenti litici. A parte la grande importanza del vicino sito di Luni sul Mignone, è con gli etruschi che qui arrivano importanti realizzazioni giunte sino a noi come numerosi tumuli. Presenti pure tracce della viabilità etrusca, vale a dire le suggestive vie cave: tra quelle oggi visitabili sono la Cava di Sarignano, del Castelluzzo, delle Quercete, di Pisciarello, di San Giuliano alla base della rocca. Nell’area del Quarto sono i resti del romano ponte Piro. Sull’acrocoro di San Giuliano nell’alto Medioevo sorge forse l’abitato di Marturanum, la cui esatta collocazione ancora non trova concordi gli studiosi.

La prima menzione del castello di Barbarano appare in una pergamena del 1188. Nella sfera dei possedimenti ora di Viterbo, ora di Roma, il paese si dota di uno statuto comunale nel XIV secolo. Da notare, le stesse gole oggi solitarie vengono intensamente sfruttate con mulini idraulici e coltivi. Nel 1870 entra a far parte del regno d’Italia. Nel 1922 viene realizzata la ferrovia Orte-Civitavecchia, che ha una stazione anche a Barbarano: dismessa dal 1962, oggi è in rovina nei pressi del bosco della Bandita.

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